NORMATIVE PRODOTTI
PRODUCT STANDARDS
NORMATIVA GUANTI
EN 388:2016
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 4 | Livello 5 | - | |
---|---|---|---|---|---|---|
Resistenza all'abrasione (Cicli) | 100 | 500 | 2000 | 8000 | - | - |
Resistenza al taglio (Indice) | 1,2 | 2,5 | 5,0 | 10,0 | 20,0 | - |
Resistenza allo strappo (Newton) | 10 | 25 | 50 | 75 | - | - |
Resistenza alla perforazione (Newton) | 20 | 60 | 100 | 150 | - | - |
Livello A | Livello B | Livello C | Livello D | Livello E | Livello F | |
Resistenza al Taglio EN ISO 13997 (Newton) |
2 | 5 | 10 | 15 | 22 | 30 |
PRIMA
Il metodo chiamato Couptest consisteva nel calcolare il numero di cicli necessari per tagliare il provino di un guanto, a velocità costante (avanti e indietro) a una pressione di 5N (circa 500g).
ORA
Il Couptest è stato reso più affidabile, con un maggior controllo della lama (cambio lama ogni 5 test). Se il guanto smussa la lama, il test di riferimento sarà la ISO 13997.
Si aggiunge una quinta cifra sotto il pittogramma per indicare il livello di test di resistenza al taglio secondo ISO 13997. Se non vi è usura della lama, il Couptest rimane il test di riferimento. Si può comunque indicare il livello di resistenza secondo ISO 13997 (facoltativo).
Il test dell’abrasione viene effettuato con un nuovo tipo di carta abrasiva (Klingspor PL31B Grit 180) di qualità molto più consistente rispetto alla precedente.
Il nuovo test EN 13594 : 2015 che permette di dichiarare una protezione agli urti sulle articolazioni e sulle dita. Se il guanto passa il test, si aggiunge la lettera “P” dopo le 5 cifre del pittogramma.
NORMATIVA SCARPE
EN ISO 20345:2011
S1 | S2 | S3 | S4 | S5 | |
---|---|---|---|---|---|
Puntale con Resistenza 200 J | Si | Si | Si | Si | Si |
Tomaia in pelle crosta o simile | Si | Si | Si | Si | Si |
Resistenza della suola agli idrocarburi | Si | Si | Si | Si | Si |
Antistaticità (A) | Si | Si | Si | Si | Si |
Assorbimento energia sul tallone (E) | Si | Si | Si | Si | Si |
Calzatura chiusa posteriormente | Si | Si | Si | Si | Si |
Suola Antiscivolo | Si | Si | Si | Si | Si |
Impermeabilità della tomaia (WRU) | - | Si | Si | - | Si |
Lamina Antiperforazioen (P) | - | - | Si | - | Si |
Suola Scolpita o tassellata | - | - | Si | - | Si |
Resistenza agli idrocarburi (ORO) | - | - | - | Si | Si |
SRA:
– Lubrificante: acqua e detergente
SRB:
– Lubrificante: glicerina
SRC:
NORMATIVA MASCHERE
EN149:2001
Facciale – un dispositivo che copre naso e bocca.
Semimaschera – un dispositivo che copre naso, bocca e possibilmente mento.
Maschera a pieno facciale – un dispositivo che copre occhi, naso, bocca e possibilmente mento.
Respiratori a Pressione Negativa – respiratori che sfruttano la potenza polmonare per prelevare aria contaminata dall’atmosfera e depurarla attraverso un filtro.
Sistemi a Ventilazione Assistita – sistemi che utilizzano un motore elettrico ventilato per prelevare aria contaminata dall’atmosfera, farla passare attraverso un filtro e insufflarla pulita all’interno del facciale.
Sistemi ad Aria Compressa – sistemi che forniscono aria pulita di qualità respirabile da unafonte indipendente direttamente al facciale.
I filtri per gas sono classificati in base al tipo specifico di gas che rimuovono:
Tipo A: Da utilizzare per determinati gas e vapori organici con un punto di ebollizione superiore a 65°C, come specificato dal produttore. I filtri di tipo A devono essere identificati con il codice a colori Marrone.
Tipo B: Da utilizzare per determinati gas e vapori inorganici come specificato dal produttore (escluso CO). I filtri di tipo B devono essere identificati con il codice a colori Grigio.
Tipo E: Da utilizzare per l’anidride solforosa e altri gas e vapori acidi come specificato dal produttore. I filtri di tipo E devono essere identificati con il codice a colori Giallo.
Tipo K: Da utilizzare per l’ammoniaca e i derivati organici dell’ammoniaca come specificato dal produttore. I filtri di tipo K devono essere identificati con il codice a colori Verde.
I filtri di tipo A, B, E e K sono ulteriormente classificati in base alla capacità filtrante:
Classe 1 – bassa capacità, fino a 1.000 ppm
Classe 2 – media capacità, fino a 5.000 ppm
Classe 3 – alta capacità, fino a 10.000 ppm
Tipo NO-P3: Da utilizzare per gli ossidi di azoto. Il filtro fornisce protezione anche dalle polveri. Il filtro deve essere identificato con il codice a colori Blu-Bianco, in associazione alla classedel filtro, ossia NO- P3.
Tipo Hg-P3: Da utilizzare per il mercurio. Il filtro fornisce protezione anche dalle polveri. Il filtro deve essere identificato con il codice a colori Rosso-Bianco, in associazione alla classe del filtro, ossia Hg-P3.
FILTRI COMBINATI
NORMATIVA OCCHIALI
EN166:2001
La normativa occhiali da lavoro UNI EN 166:2001 regola l’utilizzo delle sigle sulla montatura e sulla lente di questi dispositivi individuali. La normativa stabilisce che negli occhiali da lavoro devono essere marchiati sia la montatura che la lente. Le sigle che si trovano impresse sono le seguenti:
– CE: indica l’omologazione al prototipo e il rispetto della normativa
– La protezione della lente, cioè da cosa protegge e quanto (2 ultravioletti / 3 ultravioletti senza alterazione di colori / 4 infrarosso / 5 solare / 6 solare e infrarosso)
– La sigla del produttore di riferimento
– La classe ottica dalla 1 alla 3 (il 3 indica che possono essere utilizzati solo per brevi periodi)
– La resistenza delle lenti agli urti
– Il settore di utilizzo degli occhiali da lavoro
– I requisiti specifici (K resiste al deterioramento di particelle sottili, N resiste all’appannamento).
NORMATIVA ELMETTI
VARIE
La norma specifica i requisiti fisici e prestazionali, i metodi di prova e i requisiti di marcatura per gli elmetti di protezione per l’industria. Gli elmetti di protezione per l’industria sono destinati essenzialmente a proteggere l’utilizzatore da oggetti in caduta e dalle lesioni cerebrali e fratture del cranio che possano derivarne.
REQUISITI VINCOLANTI:
– Assorbimento urti verticale
– Resistenza alla penetrazione
– Resistenza alle fiamme
– Il sottogola si slaccia con una forza superiore a 150N
Gli elmetti destinati ad essere utilizzati in ambienti in cui vi è la possibilità di contatto con un elevato potenziale di tensione elettrica (fino a 1.000 V ca e 1.500 V cc) devono essere testati per l’isolamento elettrico secondo la norma EN 50365. Questo standard supera i requisiti delle prove facoltative di resistenza elettrica a norma EN 397 e EN 812 e i requisiti elettrici del EN 443.
La norma specifica i requisiti minimi per gli elmi per i vigili del fuoco per proteggere la parte superiore della testa principalmente contro gli effetti derivanti da impatto, penetrazione nonché calore e fiamma durante la lotta contro gli incendi in edifici ed altre strutture.
NORMATIVA CUFFIE
EN352-1:2004
Specificano i requisiti costruttivi di progettazione, le prestazioni, i metodi di prova, i requisiti di marcatura e le informazioni destinate agli utilizzatori di cuffie, inserti e cuffie su elmetto di lavoro per l’industria.
Le norme sono di riferimento sia per il fabbricante che per l’organismo di con trollo per la verifica dei Dpi testati.
Qui una sintesi delle specifiche della UNI EN 352.
– UNI EN 352 – 1 e 2 (luglio 2004) Protettori dell’udito – Requisiti generali- Cuffie e inserti;
– UNI EN 352 – 3 (luglio 2004) Protettori dell’udito – Requisiti generali – Cuffie montate su un elmetto di protezione per l’industria;
– UNI EN 352 – 4 (gennaio 2007) Protettori auricolari – Requisiti di sicurezza e prove – Cuffie con risposta in funzione del livello sonoro;
– UNI EN 352 – 5 (agosto 2006) Protettori dell’udito – Requisiti di sicurezza e prove – Cuffie con controllo attivo della riduzione del rumore;
– UNI EN 352 – 6 (luglio 2004) Protettori dell’udito – Requisiti di sicurezza e prove – Cuffie con comunicazione audio;
– UNI EN 352 – 7 (luglio 2004) Protettori dell’udito – Requisiti di sicurezza e prove – Inserti con attenuazione in funzione del livello sonoro;
– UNI EN 352 – 8 (ottobre 2008) “Protettori auricolari – Requisiti di sicurezza e prove – Cuffie con possibilità di ascolto audio non legato al lavoro.